Review Party: L’amore non ha ragione di Angela Iezzi

 

Sono la prima ad arrivare. Mi piace la puntualità, denota cura e attenzione, ma dato che è da molti essere puntuale, io preferisco arrivare in anticipo. Con la lezione di sociologia del professor Weber è piuttosto facile. Inizia alle otto di venerdì mattina, ora in cui la maggior parte degli studenti, dopo i bagordi delle sera prima, fa fatica a conformarsi.

 

 

Editore: Butterfly Edizioni
Data di uscita: 22 gennaio 2019
Pagine: ***
Prezzo: 1.99 € ebook
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Faith è una ragazza di diciotto anni, con una caratteristica particolare: un quoziente intellettivo 187. Nonostante il suo genio, è pessima nelle relazioni interpersonali, piuttosto rigida ed estremamente razionale.
Killian è il ragazzo più popolare di Yale e il suo giro di amicizie e frequentazioni è talmente ampio da renderlo una celebrità al campus. Determinato, trasandato, sicuro di sé e attento osservatore, non è abituato a sentirsi contraddire.
Le loro strade, agli antipodi, sono destinate a incrociarsi nell’aula dell’unico corso che poteva vederli insieme.

 

 

 

Il review party di oggi si tinge di rosa, andremo alla scoperta di un romance tutto italiano scritto da Angela Iezzi, L’amore non ha ragione. Pronti ad immergervi nel mondo universitario di Yale?

 

La sveglia presto non è il massimo dopo una nottata passata al pub. Neppure la doccia fredda è riuscita a cancellare i segni del sonno dalla mia faccia. Sbadiglio e bevo il caffè che ho preso al bar, nella speranza che un’iniezioni di caffeina migliori la situazione. Se non mi sveglia, almeno potrò dire che mi ha scaldato un pò.

 

La protagonista del romanzo è Faith, una giovane ragazza di diciotto anni che frequenta la rinomata università americana di Yale. Faith ha un quoziente intellettivo di 187, è un vero genio, infatti riesce a superare brillantemente tutti gli esami universitari, ha però una grandissima lacuna: le relazioni sociali. La protagonista è la asocialità in persona, credo che sia il personaggio meno socievole che io abbia conosciuto fino ad ora. Questo tratto che la caratterizza mi ha fatto adorare per gran parte del romanzo il suo personaggio, un pò perché la ha resa divertente e particolare ai miei occhi di lettore, e anche perché ammetto di essere anche io un pò poco socievole. Il fatto di non saper minimamente relazionarsi con le persone durante la narrazione ha generato momenti di divertimento, nonostante tutto mi è sembrato un pò esasperato questo suo tratto ma tranne un pò alla fine non ha stonato per niente.

 

Ha ragione lei, ha sempre avuto ragione. Da quando siamo tornati a Yale, ho cercato di evitarla, incontrarla il meno possibile. Non ho mai avuto un’ossessione in vita mia, non prima di conoscerla. Ma più la conosco e più sono attratto da lei, dai suoi pensieri, dai suoi ragionamenti, dal suo modo unico di muoversi, così aggraziato e delicato da essere quasi impercettibile dal suo modo di vestirsi, mimetizzandosi il più possibile tra la folla che odia.

 

Faith oltre ad essere una persona asociale è una maniaca del controllo, se non ha sotto controllo la situazione entra in un stato di panico e apprensione. Evita strategicamente di avere contatti con i propri coetanei, e scansa anche il ritorno a casa, preferisce condurre la sua sana e lineare quotidinanità al campus. Faith è stata traumatizzata dall’abbandono del padre, lui non è mai riuscito a rinunciare alla propria libertà e ha mettere radici con lei e la madre. L’avversione e la diffidenza di Faith verso le persone credo che trova radici proprio in questo, comunque la protagonista ha una sfilza di divertenti manie. Ad esempio se viene interrotta in qualcosa che sta facendo dalla telefonata di sua madre le risponde, ma inizierà a parlare solo dopo aver ultimato quello su cui era concentrata. Faith ha imparato a sopportare la convivenza con la propria compagna di stanza, Edith, Edith è una sorta di amica per lei, in realtà l’unica e sola che, non si sa bene come sia possibile, si è adattata a tutte le stranezze e manie della protagonista.

 

In questi ultimi giorni ho scoperto di essere capace di provare un dolore quasi fisico, pur non avendo alcuna patologia fisicamente rilevabile dal punto di vista medico. La mia forza di volontà ha leggermente latitato, per cui non mi è stato d’aiuto impormi di non pensare all’immagine di mio padre con un’altra figlia accanto.

 

Faith si rende conto di avere un problema con le relazioni, per questo decide si mettersi alla prova ed iscriversi al corso di sociologia, sicura che avrebbe imparato a migliorare. Proprio durante questo corso conosce Killian, un ragazzo bellissimo, il ragazzo più bello e popolare della scuola. Tra i due scatta subito astio ed antipatia, discutono a lezione sulle temetiche sociologiche avendo idee completamente diverse. Dai loro dibattiti però nasce un avvicinamento, Killian è affascinato dalla stramba ed intelligente ragazza che lo mette alla prova ad ogni lezione. Killian presto inquadra Faith e le sue stranezze, è attratto da quella ragazza e le propone di insegnarle ad intessere relazioni con il mondo esterno. Insieme Faith compie diversi miglioramenti, è spaventata da come l’antipatia verso il ragazzo si stia trasformando in qualcosa di sconosciuto e pericoloso per lei, qualcosa che è intenzionata a sopprimere.

 

********* SPOILER ALLERT **********

 

La causa è sempre stata solo lei, non lo avrei fatto se non avessi visto la sua espressione ferita quando scoprì che lui si era rifatto una vita. La verità è questa, sono ancora follemente e irrimediabilmente innamorato di Faith.

 

Faith e Killian mi sono sembrati una coppia davvero dolcissima, per quasi tutto il romanzo la loro storia mi è piaciuta molto, mi ha incuriosita ed appassionata. Come potete aver intuito per me c’è un “però”, questo però è il classco cliché del genere per cui i protagonisti, o uno di essi, devono non si sa come e perché lottare per combattere i propri sentimenti. Personalmente avrei sperato che Killian insegnasse a Faith ad aprirsi e ad amare, a vivere la loro relazione con serenità e fiducia. Non temete, l’epilogo finale è a lieto fine, ma per arrivare a questo assisteremo ad una brusca interruzzione tra i due, trattata a mio parere troppo velocemente rispetto al resto della storia. Nel complesso L’amore non ha ragione è un romanzo piacevole, scorre veloce tra ironia e dolcezza.

 

 

 

 

 

 

Desclaimer: si ringrazia l’autrice del romanzo per la copia omaggio

 

May the Force be with you!
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